Vaccino contro il Covid in Italia: distribuzione, effetti collaterali e risultati attesi

vaccinii Covid (foto Ansa)
vaccinii Covid (foto Ansa)

Tutti siamo pronti a “festeggiare” in maniera anomale questo Natale 2020, con la speranza che la distribuzione del vaccino contro il Covid-19, possa “liberarci” da questa morsa che oramai sta penetrando i nostri stili di vita, stravolgendoli.

Il professore Arnaldo Caruso presiede la Società Italiana di Virologia Medica e a proposito del vaccino contro il Covid-19 afferma che il vaccino è «efficace e sicuro e rappresenta una scoperta meravigliosa per la scienza, da Premio Nobel».

Gli effetti collaterali del vaccino secondo il prof. Caruso

Secondo il professore Arnaldo Caruso, inoltre, il vaccino contro il Covid-19 «produrrà pochi effetti collaterali e ci libererà dal problema della pandemia».

A detta del prof Caruso, questa è una grande notizia, poiché questo «significa che inizierà in gennaio una vaccinazione che entro l’estate si concluderà con tutte le categorie a rischio già protette».

Il sovraffollamento degli ospedali a gennaio e febbraio potrebbe inficiare la distribuzione vaccinale

A gennaio e febbraio, spiega il professore Caruso, «potremmo ritrovarci di nuovo con gli ospedali pieni di pazienti e non essere in grado di procedere all’annunciata vaccinazione contro il Covid».

Bloccare tutto come è stato fatto in Germania

Per evitare questo tipo di scenario, secondo il professore Arnaldo Caruso, «occorre bloccare tutto come è stato fatto in Germania dove, tuttavia, i dati non sono come i nostri».

La mortalità in Italia

Il presidente della Società Italiana di Virologia Medica afferma che «in Italia la mortalità è più alta e le infezioni non scendono di livello. Occorre dunque – secondo Caruso – essere rigidi altrimenti rischiamo a gennaio di non poter procedere alla campagna vaccinale».

Il virus che ha intaccato la nostra libertà

Ecco spiegata dunque l’ipotesi avanzata dall’esecutivo di ritornare a misure più restrittive per il periodo natalizio, con l’ipotesi una zona rossa che interesserà l’intero stivale nei giorni prefestivi e festivi. Tutto ciò dunque in controtendenza con gli ultimi allentamenti.

Le foto hanno fatto il giro del web, negli ultimi giorni, dimostrano come le persone avvertano il bisogno di sentirsi libere.

La lotta al coronavirus però non è ancora stata vinta ed è importante fare un ulteriore sforzo. Uno sforzo che si spera possa essere l’ultimo, per debellare una volta per tutte questo virus. Un virus che ha intaccato la nostra libertà, prima ancora che la nostra salute e la nostra economia.

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