Catanzaro, Vivarini: «Deluso per i due gol, ma abbiamo carattere»

Vivarini
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L’analisi del tecnico giallorosso, Vincenzo Vivarini, dopo il pareggio 2-2 contro il Südtirol

Vivarini ha iniziato l’analisi del match sottolineando il lato positivo della sua squadra. “La squadra mi è piaciuta, è stata una partita bella da vedere e ben interpretata. Dobbiamo rimanere concentrati sugli episodi, perché alla fine paghiamo dazio per delle disattenzioni.”

Il trainer ha manifestato la sua frustrazione per i due gol subiti, giudicati come “decisamente evitabili”. Ha sottolineato la necessità di mantenere alta l’attenzione durante l’intera partita, per evitare concessioni inutili che possono influire sul risultato finale.

“Abbiamo avuto difficoltà a giocare centralmente a causa della loro difesa efficace, che ci ha costretto ad allargare il gioco sulle fasce. Nonostante la partita sia iniziata in salita, siamo riusciti a ribaltarla in maniera corretta. Purtroppo, abbiamo sbagliato alcune occasioni chiave che avrebbero potuto portarci sul 3-1. Peccato per il risultato, ma dobbiamo andare avanti.”

Vivarini ha evidenziato la situazione problematica causata dai problemi di Vandeputte, che ha costretto la squadra a difendersi in nove giocatori. Nonostante ciò, ha enfatizzato la capacità della squadra di creare opportunità e la necessità di essere più concreti nell’utilizzarle.

“Il mio cruccio principale sono i troppi gol subiti. Abbiamo concesso loro poche occasioni per guadagnare campo, ma sulla palla lunga hanno creato delle difficoltà. Pecorino ha fatto una prova sontuosa, ma dobbiamo migliorare la nostra solidità difensiva.”

Infine, Vivarini ha affrontato la questione delle squalifiche, menzionando la giovane rosa del Catanzaro. “Abbiamo tanti giovani con i quali lavoriamo quotidianamente e sono certo che, proseguendo nel loro percorso di crescita, riusciranno presto a dare il proprio contributo.”

Concludendo, il tecnico ha ribadito l’obiettivo della squadra: “Divertirci e far divertire il nostro pubblico. Non avevo dubbi che il Ceravolo avrebbe fornito l’ennesima, straordinaria prova del proprio calore.”

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