Unical: resistenza contro l’’Ndrangheta con Libera Calabria

studenti dell'unical
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Unical e Libera Calabria: pedagogia antimafia a Cassano All’Ionio per contrastare la crescente criminalità nella Piana di Sibari, con la partecipazione di Don Luigi Ciotti

Il progetto di Pedagogia Antimafia, attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Unical, parteciperà sabato 17 febbraio all’iniziativa antimafia organizzata a Cassano All’Ionio dal Coordinamento regionale di Libera Calabria per contrastare la crescente criminalità che da tempo affligge la Piana di Sibari. La manifestazione, conclusa da don Luigi Ciotti, rappresenta un momento fondamentale nella costruzione di anticorpi di cittadinanza attiva e democrazia popolare necessari per contrastare in modo efficace la cultura mafiosa e la violenza criminale.

Il lavoro svolto dal referente regionale di Libera, Giuseppe Borrello (con il quale il nostro percorso accademico si identifica pienamente), va nella direzione di promuovere un nuovo protagonismo dei movimenti antimafia nella nostra terra, segnando una rinnovata stagione di impegno civile e lotta educativa. Ci schieriamo con decisione al fianco di Libera Calabria e della sua segreteria regionale, per dimostrare che è giunto il momento di porre fine alla rassegnazione, all’indifferenza e alla connivenza con i poteri criminali e occulti.

Il motto “Non vogliamo morire di ‘ndrangheta” guida un percorso culturale volto ad animare una rivoluzione delle coscienze, un fattore chiave per la piena realizzazione di una società libera e giusta, dove i diritti non siano più elargiti come favori. Questo mette in discussione, una volta per tutte, lo schema di dominio padronale e clanico che ha mortificato la dignità dei calabresi per secoli.

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