Nuovo sbarco di migranti nel Porto di Roccella Ionica: oltre 100 persone soccorse

Guardia Costiera
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Continua l’afflusso di migranti, il sesto sbarco nelle ultime due settimane

Nella Locride, precisamente al Porto di Roccella Ionica, si è verificato un nuovo sbarco di migranti. Sono stati salvati complessivamente 103 individui, tra cui diverse donne e circa una dozzina di bambini, durante un’operazione di soccorso in mare condotta dai militari della Guardia Costiera.

I profughi, che si trovavano a circa 120 miglia al largo della costa della Locride, erano a bordo di una barca a vela che aveva incontrato difficoltà a causa delle avverse condizioni del mare. Secondo le informazioni disponibili, l’imbarcazione sarebbe partita dalle coste della Turchia nella notte tra martedì e mercoledì scorsi.

Dopo lo sbarco, i migranti sono stati temporaneamente sistemati all’interno della tensostruttura gestita da diverse associazioni di volontariato, situata nello stesso scalo portuale reggino.

Questo rappresenta il sesto episodio di “arrivi” di profughi che si è verificato nelle ultime due settimane, con un totale di circa 500 persone coinvolte. Inoltre, con questa ultima ondata, il numero totale di sbarchi nel solo Porto di Roccella nel corso del 2023 è salito a 21, con un totale complessivo di oltre 3.000 migranti.

La situazione continua a evidenziare la complessità e l’urgenza del fenomeno migratorio che coinvolge la regione e richiede l’attenzione delle autorità competenti. Le organizzazioni di soccorso, insieme alle forze dell’ordine e alle associazioni di volontariato, stanno lavorando incessantemente per garantire un’accoglienza adeguata ai migranti e affrontare le sfide umanitarie che derivano da questi sbarchi ripetuti.

È fondamentale che vengano adottate misure coordinate a livello nazionale e internazionale per affrontare in modo efficace e umano la situazione migratoria, garantendo la protezione dei diritti fondamentali dei migranti e promuovendo soluzioni sostenibili a lungo termine. Solo attraverso un approccio globale e una cooperazione solidale sarà possibile affrontare le complesse sfide che emergono da queste situazioni di emergenza umanitaria.

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