Bullismo sul web contro ragazzo autistico: scuse pubbliche e appello alla calma

Catanzaro, Viale Kennedy, episodio di Bullismo
Catanzaro, Viale Kennedy, episodio di Bullismo

Dopo l’indignazione, arrivano le scuse per il video di scherno a un giovane autistico

CATANZARO, 12 MAR 2025 – Come riporta la collega giornalista Maria Rita Galati su Il Quotidiano del Sud, l’episodio di bullismo che ha coinvolto un giovane autistico, vittima di scherno in un video diffuso sui social, ha sollevato un’ondata di indignazione e solidarietà. Ora, una delle studentesse presenti al momento delle riprese ha deciso di chiedere pubblicamente scusa, mentre la madre del ragazzo invita a spegnere la gogna mediatica.

Le scuse dopo l’indignazione pubblica

Il video, girato lo scorso 10 marzo da un gruppo di ragazze, mostrava il giovane vittima di vessazioni e prese in giro. Dopo la diffusione delle immagini, la reazione dell’opinione pubblica non si è fatta attendere, portando a un acceso dibattito sui social. Sotto questa pressione, una delle tre ragazze coinvolte ha deciso di assumersi le proprie responsabilità e di esprimere pubblicamente il proprio rammarico.

La giovane, pur non avendo avuto un ruolo attivo nella realizzazione del video, era presente e ha ammesso il proprio errore. In un messaggio pubblicato su Instagram ha dichiarato: «So di aver sbagliato e di non aver mai dovuto ridere di lui. Tutti possono commettere errori, ma è giusto assumersene la responsabilità. Chiedo sinceramente scusa alla mamma del ragazzo e spero di poter avere presto un confronto con lei per porgerle le mie scuse di persona».

L’appello della madre: “Denunciare per sensibilizzare”

Di fronte alla crescente attenzione mediatica e alle accuse rivolte alle ragazze coinvolte, la madre del giovane ha cercato di stemperare i toni. Attraverso un messaggio sui social, ha voluto ringraziare la famiglia della ragazza che ha chiesto scusa e ha precisato che l’autrice del video non è la giovane ora presa di mira: «Nel video appare una sola ragazza bionda, che però non è la responsabile dell’accaduto. Il mio intento non era creare un’ondata di odio contro una minorenne, ma sensibilizzare su quanto accaduto».

Nonostante il chiarimento, la situazione non sembra essersi del tutto placata. La madre del ragazzo ha ribadito la necessità di denunciare episodi del genere non per alimentare rancori, ma per portare maggiore consapevolezza sulla tematica del bullismo e sulla necessità di rispettare ogni individuo, a prescindere dalle sue condizioni, come evidenziato dalla collega Maria Rita Galati su Il Quotidiano del Sud.

Un caso che fa riflettere

Questo episodio ha acceso un dibattito più ampio sulla responsabilità nell’uso dei social media e sulla necessità di educare i giovani al rispetto delle diversità. Il gesto della ragazza che ha chiesto scusa rappresenta un primo passo verso una presa di coscienza, ma resta il bisogno di affrontare il problema alla radice, promuovendo una cultura dell’inclusione e del rispetto reciproco.

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