Amato (CZ): sequestrato impianto illecito di droga e marijuana pronta per la vendita

Coltivazione illegale di marijuana
Coltivazione illegale di marijuana

Droga pronta per il mercato: sequestrati 128 kg di marijuana in capannone di Amato

La Polizia di Stato ha effettuato un’altra importante operazione nel contrasto al traffico di droga, sequestrando un terzo capannone utilizzato per la coltivazione indoor di marijuana. L’edificio, situato nel comune di Amato, provincia di Catanzaro, è stato individuato e perquisito da personale della Squadra Mobile di Cosenza, della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di Corigliano-Rossano.

Durante la perquisizione, è stato scoperto un impianto illegale dedicato alla coltivazione e produzione di marijuana, insieme a una grande quantità di stupefacente già confezionato e pronto per la vendita. All’interno del capannone, erano presenti serre utilizzate sia per il primo stadio di coltivazione dei semi, sia per ospitare le piante di marijuana già cresciute.

Gli agenti hanno proceduto al sequestro di numerosi sacchi di plastica contenenti marijuana, con un peso complessivo di 128 kg, oltre a 21 vasi contenenti altre piante di canapa indiana. Oltre alla droga, è stato rinvenuto un ampio assortimento di attrezzature utilizzate nel processo di produzione, tra cui alimentatori di corrente, riscaldatori, ventilatori, tritatori, lampade per le serre, termostati, filtri di aspirazione e un complesso quadro elettrico con magneto-termici, prese multiple e temporizzatori. Inoltre, sono stati trovati aspiratori, tubi di aerazione, tappetini per la semina e centinaia di sacchi e vasi contenenti terriccio.

La struttura era dotata di un sistema di irrigazione tramite autoclave, appositamente utilizzato per la coltivazione indoor, e era sorvegliata da un sofisticato sistema di videosorveglianza. Durante l’operazione, è emerso che i responsabili dell’impianto avevano anche commesso furto di energia elettrica, manipolando i contatori per registrare consumi inferiori a quelli reali.

Gli investigatori stanno attualmente approfondendo le indagini per identificare e perseguire legalmente i responsabili di questa fiorente attività di coltivazione e produzione di droga all’interno del capannone sequestrato.

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