Operazione “Ten”: colpo alla ‘Ndrangheta, arresti e perquisizioni
Un’importante operazione contro la criminalità organizzata ha scosso le regioni dell’Emilia-Romagna e della Calabria. Nelle prime ore di oggi, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno dato esecuzione all’operazione “Ten”, culminata nell’arresto di cinque persone per associazione di tipo mafioso e altri reati.
L’azione investigativa, coordinata dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, ha visto il supporto del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Bologna e Crotone, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza di Reggio Emilia. Complessivamente, sono state effettuate 19 perquisizioni nelle province di Reggio Emilia, Modena, Parma, Crotone e Mantova.
L’operazione si inserisce in un più ampio quadro di contrasto alla criminalità organizzata, con particolare attenzione alle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel tessuto economico e sociale del Nord Italia. Le autorità non hanno ancora diffuso dettagli specifici sui soggetti coinvolti e sulle accuse precise, ma ulteriori informazioni saranno rese note nel corso di una conferenza stampa prevista per le ore 10:00 in Questura a Reggio Emilia. Alla conferenza parteciperanno il Questore, il Procuratore della Repubblica di Bologna facente funzioni Francesco Caleca, il Sostituto Procuratore della Repubblica Beatrice Ronchi e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza.
La ‘ndrangheta, storicamente radicata in Calabria, ha esteso la sua influenza in diverse regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna, stabilendo connessioni significative tra la provincia di Crotone e quella di Reggio Emilia. Questa espansione è avvenuta attraverso l’insediamento di locali e ‘ndrine, spesso dipendenti da quelle originarie del crotonese. LEGGI: La ‘ndrangheta in Emilia-Romagna: il dominio delle cosche crotonesi
Questo nuovo colpo inferto alla ‘Ndrangheta conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività illecite della criminalità organizzata, rafforzando la presenza dello Stato nei territori a rischio di infiltrazioni mafiose.