Paola Cortellesi e la critica ai luoghi comuni nelle fiabe

Biancaneve e i sette nani
Biancaneve e i sette nani

Il monologo di Cortellesi: una riflessione critica sulle fiabe o eccesso di politicamente corretto?

L’Università Luiss Guido Carli ha inaugurato il nuovo anno accademico con la partecipazione di Paola Cortellesi, celebre attrice e regista italiana, la quale ha scelto di affrontare il tema del sessismo nelle fiabe durante il suo discorso inaugurale, menzionando in particolare la favola di Biancaneve. Il suo monologo è stato oggetto di critiche da parte di Giuseppe Cruciani, conduttore della trasmissione radiofonica “La Zanzara”, che ha definito l’intervento della Cortellesi come “puttanata colossale”.

La discussione è stata incentrata su un’affermazione specifica della Cortellesi che ha suscitato notevole scalpore: “Biancaneve faceva la colf ai Sette Nani”. Una dichiarazione che ha provocato la reazione tranchant di Cruciani, il quale ha ritenuto che la critica alle fiabe sessiste rappresentasse un eccesso di politicamente corretto.

È essenziale analizzare la sostanza di ciò che la Cortellesi ha voluto comunicare. Il suo intento era quello di sollevare il velo su stereotipi radicati nelle narrazioni popolari che contribuiscono a plasmare l’immaginario collettivo. L’esempio di Biancaneve come colf ai Sette Nani mira a sottolineare il ruolo tradizionalmente subalterno delle donne nelle fiabe, una riflessione sulle aspettative di genere radicate nella cultura popolare.

È fondamentale sottolineare che la critica di Cortellesi non intende sminuire il valore intrinseco delle fiabe, ma piuttosto sollecita una riflessione critica su quegli elementi che potrebbero contribuire a perpetuare stereotipi dannosi per la società contemporanea.

La reazione di Cruciani sembra minimizzare l’importanza di una discussione aperta e critica sulla rappresentazione di genere nelle fiabe. La definizione dell’intervento come “puttanata colossale” sembra suggerire un rifiuto categorico senza un’analisi approfondita del contesto e delle argomentazioni proposte dalla Cortellesi.

La libertà accademica e intellettuale implica la possibilità di esplorare idee, anche se provocatorie, senza dover subire critiche affrettate e categoriche. Il dialogo costruttivo dovrebbe essere incoraggiato, specialmente all’interno di un contesto accademico, dove il confronto di idee è cruciale per il progresso intellettuale e sociale.

La critica della Cortellesi alle fiabe sessiste dovrebbe essere accolta come un invito alla riflessione e al dibattito, piuttosto che respinta come un semplice esempio di politicamente corretto eccessivo. La discussione aperta su questi temi è fondamentale per promuovere una società più inclusiva e consapevole delle dinamiche di genere.

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