Le fiabe di sempre secondo Cruciani

Giuseppe_Cruciani
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Cruciani sulla difensiva: perché le fiabe meritano di restare intatte “Contro il politicamente corretto”

Paola Cortellesi, con il suo discorso sulla rappresentazione sessista nelle fiabe, ha scatenato un acceso dibattito, e tra coloro che si sono schierati contro questa analisi critica c’è Giuseppe Cruciani, conduttore di “La Zanzara”. Cruciani, noto per la sua franchezza, non ha esitato a definire l’intervento della Cortellesi come una “puttanata colossale”, denunciando ciò che considera un eccesso di politicamente corretto.

Cruciani sostiene che le fiabe siano una parte intrinseca del nostro patrimonio culturale e dovrebbero essere apprezzate nella loro forma originaria. Secondo lui, le fiabe non sono solo storie, ma rappresentano una finestra sul passato, riflettendo le concezioni sociali delle epoche passate. L’idea di riscrivere queste narrazioni classificandole come sessiste, a suo avviso, costituisce un eccesso di zelo che priva le generazioni future della comprensione del contesto storico in cui sono nate.

Il conduttore di “La Zanzara” ritiene che il discorso di Cortellesi sottovaluti il valore intrinseco delle fiabe, sottolineando che questi racconti fantastici hanno contribuito a plasmare l’immaginario collettivo attraverso i secoli. La magia delle fiabe, secondo lui, risiede nella loro capacità di narrare storie senza filtri politici, presentando i valori e le dinamiche di epoche lontane.

Cruciani mette in guardia contro il rischio che il monologo della Cortellesi possa soffocare la libertà di espressione, soprattutto in un contesto accademico. La sua critica riflette la preoccupazione che un eccesso di revisionismo possa limitare la diversità di pensiero e l’analisi critica, elementi essenziali per il progresso intellettuale e sociale.

Infine, Cruciani chiude la sua critica con un richiamo alla leggerezza, sottolineando che le fiabe, nonostante gli elementi antiquati, continuano ad affascinare e intrattenere persone di tutte le età. La loro forza, secondo lui, sta nella capacità di trasportare il pubblico in mondi fantastici, al di là delle limitazioni della realtà odierna.

In conclusione, mentre Cortellesi invita a una riconsiderazione delle fiabe sotto una lente critica, Cruciani difende la loro autenticità e valore storico.

Il confronto di idee, sebbene sia accompagnato da opinioni contrastanti, risulta cruciale nel delicato bilanciamento tra la conservazione delle tradizioni e l’evoluzione della nostra percezione del mondo circostante.