Gioielliere vibonese coinvolto in indagine mafiosa: licenza di orafo revocata

Polizia di Stato Vibo Valentia
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Revocata licenza a noto gioielliere vibonese per mancanza dei requisiti di sicurezza: Una svolta nel caso Rinascita Scott

Nella mattinata odierna, la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha proceduto con la notifica della revoca della licenza del Questore di Vibo Valentia nei confronti di un noto gioielliere di Vibonese, il quale non possiede più i requisiti soggettivi necessari per esercitare l’attività di orafo garantendo la pubblica sicurezza. La decisione è stata presa a causa del coinvolgimento del titolare della gioielleria in questione nel procedimento penale n. 2239/2014 R.G. mod. 21 DDA della Procura di Catanzaro, noto come Rinascita Scott, per il reato di concorso in tentata estorsione aggravata dai metodi mafiosi.

Le indagini svolte nell’ambito di tale procedimento hanno messo in luce una connessione stabile e duratura del gioielliere con membri dell’associazione di tipo “ndranghetistico dei MANCUSO. Come risultato delle indagini, il Procuratore Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha recentemente richiesto una condanna di 5 anni e 4 mesi, oltre a una multa di 5.500.00 euro.

La revoca della licenza rappresenta un provvedimento fondamentale per garantire la sicurezza pubblica e prevenire l’uso improprio dell’attività di orafo per scopi illeciti. Inoltre, segnala un impegno concreto delle autorità nel contrastare la presenza della criminalità organizzata all’interno del settore commerciale. Si tratta di un passo importante per tutelare gli interessi della collettività e mantenere la fiducia dei cittadini nelle attività commerciali locali.

Questa decisione invia un segnale chiaro che l’operato illegale non sarà tollerato e che le conseguenze legali saranno applicate con fermezza. La revoca della licenza è solo uno dei provvedimenti che le forze dell’ordine stanno adottando per contrastare l’infiltrazione delle organizzazioni criminali nelle attività economiche legittime. È auspicabile che tali azioni siano accompagnate da misure preventive mirate e da un rafforzamento della cooperazione tra le istituzioni, al fine di garantire un ambiente commerciale sicuro e lecito per tutti i cittadini.