Il sale è il sapore un po’ speciale che quotidianamente aggiungiamo ai cibi, si sa che il suo consumo andrebbe controllato, ma qual è il migliore da utilizzare nelle nostre pietanza? Diciamo che ne esistono diverse varietà: il sale integrale, quello iodato, il sale marino, il sale rosa dell’Himalaya, ma qual è il migliore? Quale possiamo consumare senza paura che faccia male? Andiamo a saperne di più.
Il sale rosa dell’Himalaya
Molti pensano che il sale rosa dell’ Himalaya sia il migliore da consumare per preparare i nostri piatti. Purtroppo questa informazione è falsa. Qualunque esso sia va consumato con moderazione. Estrema moderazione perché fa male a moltissime cose. Infatti non si dovrebbe consumare ogni giorno più di 5 g di sale da cucina, che corrisponde a circa 2 g di sodio, purtroppo la nostra alimentazione ce ne fa introdurre molto di più. I classici 5 g sarebbero all’incirca un cucchiaio da tè. Ci rendiamo bene conto che la quantità raccomandata è davvero scarsa.
L’ipertensione arteriosa
Fa aumentare la pressione arteriosa. Mangiare salato non fa bene alla nostra salute. Per ridurre la pressione arteriosa è consigliabile praticare attività fisica, bere tanta acqua, e consumare poco sale. Naturalmente la nostra alimentazione dovrebbe basarsi su frutta e verdura, possibilmente di stagione, legumi, carni bianche, ecc.
Possibili alternative
Gli esperti suggeriamo di utilizzarne ogni giorno meno possibile, facendo attenzione a tutti gli alimenti confezionati che lo contengono in forma occulta. Si pensi al pane in cassetta, al tonno in scatola, insaccati e chi più ne ha più ne metta.
Ma cosa è possibile fare?
Utilizzare le spezie, in commercio ce ne sono moltissime: pepe nero, origano, chiodi di garofano, ecc. Proprio le spezie impreziosiscono le nostre preparazioni e sono salutari perché ci proteggono dall’infiammazione. Ne basta una manciata ogni giorno per avere effetti benefici sul nostro organismo e consumare così meno sodio rispetto a quanto ne useremmo solitamente.
