Il Festival Letterario “Laudomia” a Cosenza

libro
libro

L’edizione 2023 del festival “Laudomia”: alla scoperta del potere delle parole

Il Festival Letterario “Laudomia” si appresta a fare il suo ritorno con la seconda edizione, che si terrà nei giorni 14, 15 e 16 settembre presso le maestose statue del Museo all’Aperto Bilotti (Mab) lungo Corso Mazzini, a Cosenza. Il titolo di quest’anno, “Lead. Le parole prime”, promette di esplorare il potere delle parole nell’era digitale.

L’evento è organizzato in collaborazione con diverse librerie indipendenti cittadine, tra cui Juna, Mondadori, Raccontami e Ubik, insieme a importanti case editrici come Coessenza, Edizioni Erranti, Le Pecore Nere e Talos, oltre a realtà associative come Gaia e La Terra di Piero.

La serata di apertura, giovedì 14 settembre, inizierà alle 16:30 con l’inaugurazione del Festival e la mostra “Incipit”, curata dai detenuti della sezione Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Cosenza in collaborazione con la Libreria Raccontami. Alle 17:00, Rossana Carrieri presenterà “Comunque nude”, un’analisi della rappresentazione femminile nei monumenti pubblici italiani, pubblicato da Associazione Mi Riconosci, edizioni Mimesis. L’autrice dialogherà con Vittoria Morrone e Maria Giovanna Rullo sotto le statue de La bagnante e L’accoccolata.

Alle 18:00, Daniele Nicastro presenterà “Grande” (edizioni Einaudi) e dialogherà con Emanuela Internò vicino alla statua de Il Cardinale. Alle 19:00, Angelo Argondizzo presenterà “Tarassaco” (edizioni Scatole Parlanti) e dialogherà con Marta Monteleone presso la statua de I bronzi di Riace. Alle 20:00, Claudio Dionesalvi presenterà “Lettere Minuscole” (edizioni Le Pecore Nere) e dialogherà con Maria Pina Iannuzzi e Regina Cellino vicino alla statua di Ettore e Andromaca.

Venerdì 15 settembre, alle 17:00, Ida Lo Sardo presenterà “Il tempo della madre” (Edizioni Erranti) e dialogherà con Maria Emilia Cuzzilla sotto la statua de Le tre sorelle. Alle 18:00, Domenico Dara presenterà “Malinverno” (edizioni Feltrinelli) e dialogherà con Gianluca Veltri vicino alla statua di Ettore e Andromaca. Alle 19:00, la redazione di Registro Sconnesso presenterà il loro nuovo numero, “Formarsi”, presso la statua de La rinascita della cultura. Alle 20:00, ci sarà una performance poetica basata su “Manifestar” di Dai Sombra (edizioni), con traduzione di Elisa Stefania Tropea, vicino alla statua di San Giorgio e il Drago.

Il festival si concluderà sabato 16 settembre alle ore 17:00 con la presentazione di “Fuori dagli Sche(r)mi” di Luca Baroncini (edizioni Feltrinelli). L’autore dialogherà con Osvaldo Tartaro sotto la statua Grande maternità. Alle 18:00, Doris Bellomusto e Tiziana Tosi presenteranno “Ti abbraccio, Teheran!” (Le Pecore Nere) e dialogheranno con Vittoria Morrone e Maria Francesca Magno accanto alla statua Testa di Cariatide. Alle 19:00, Marco Cavalcante presenterà “Sogni e incubi” (Edizioni Erranti) e dialogherà con Claudio Dionesalvi vicino alla statua Lupo della Sila. Alle 20:00, Franco Dionesalvi presenterà “Mezze misure” (edizioni Erranti) con una lettura poetica a cura di Ernesto Orrico e musiche di Franc Caccuri, accanto alla statua I grandi archeologi.

“Laudomia”, un nome derivato dal greco antico, incarna il concetto di “colei che doma il popolo”. La tradizione orale cosentina racconta di una donna, considerata strega, bruciata sul rogo quattro secoli fa, che ha ispirato personaggi e luoghi in opere di autori come Calvino, Dante e Totò. Ogni edizione del festival esplora diverse forme e funzioni del concetto di Laudomia, e quest’anno si concentra sull’uscita dal silenzio e il ritorno al logos nell’era digitale, promuovendo un nuovo dialogo tra letteratura, scienza e natura.

In questo contesto, ogni libro presentato condivide aneddoti e suggestioni legate alle statue del Mab. Le statue, con il loro “silenzio parlante”, diventano oggetti-guida che introducono a un discorso che combina oralità, scrittura e visione. Esse incarnano l’alterità della città, un mondo silente che può prendere vita attraverso la narrazione. Come sosteneva Calvino, “la Laudomia viva ha bisogno di cercare nella Laudomia dei morti la spiegazione di se stessa”. Il tema di quest’anno invita alla riflessione sull’importanza del dialogo e della comunicazione nella società contemporanea.