Crollo viadotto della Sila-Mare: Procura apre fascicolo

Tribunale di Castrovillari
Tribunale di Castrovillari

Il crollo del viadotto della Sila-Mare a causa delle piogge incessanti e della piena del fiume Trionto è un evento che ha fatto sobbalzare l’intera Italia, soprattutto in seguito ai disastri del ponte Morandi a Genova. La struttura, inaugurata solo nove anni fa, era stata chiusa dall’Anas mezz’ora prima del cedimento, salvando la vita a molte persone che avrebbero potuto trovarsi sulla strada in quel momento.

Il governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha subito espresso la sua preoccupazione e la necessità di accertare le responsabilità per il crollo del viadotto della Sila-Mare. La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo per indagare sulle cause dell’incidente.

Il viadotto “Ortiano 2” era stato aperto al traffico nel 2016 e acquisito dalla gestione dell’Anas nel 2019. Si tratta di un’opera infrastrutturale di grande importanza per la viabilità della zona, soprattutto per i residenti della Comunità montana Destra Crati – Sila Greca.

Il crollo del viadotto ha suscitato una forte preoccupazione per la sicurezza delle infrastrutture italiane. Dopo il disastro del ponte Morandi a Genova, il Governo aveva annunciato un piano di investimenti per la manutenzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e viarie del paese. Tuttavia, i fatti dimostrano che c’è ancora molto da fare per garantire la sicurezza delle infrastrutture e prevenire disastri come quello del viadotto della Sila-Mare.

Il Governatore Occhiuto ha dichiarato che saranno effettuati tutti gli accertamenti necessari per stabilire le cause del crollo del viadotto e individuare eventuali responsabilità. È importante che si faccia luce sulla vicenda e che si adottino le misure necessarie per garantire la sicurezza delle infrastrutture del paese.