Demolito il simbolo della ‘ndrangheta: Palazzo Mangeruca diventa un’area camper

Palazzo Mangeluca, demolizione, Torre Melisa, ecomostro
Palazzo Mangeluca, demolizione, Torre Melisa, ecomostro

Palazzo Mangeruca: 16 anni dopo il sequestro, la ‘Ndrangheta perde il suo fortino

Nella lotta costante contro la presenza mafiosa, la regione Calabria ha compiuto un importante passo avanti oggi con la demolizione di Palazzo Mangeruca a Torre Melissa, un edificio confiscato alla ‘ndrangheta 16 anni fa. Questo palazzo, precedentemente trasformato in un mobilificio dai clan criminali, è stato sequestrato nel 2007 durante l’operazione Piazza Pulita condotta dai carabinieri. Nonostante la confisca definitiva nel 2012, è rimasto inutilizzato nel patrimonio dell’Agenzia dei Beni Confiscati per oltre 11 anni.

Solo l’anno scorso, le autorità hanno preso la decisione di abbattere l’edificio e sostituirlo con un’area camper da 35 posti. Il progetto, finanziato con 700 mila euro dalla Regione, è stato un’iniziativa del comune di Melissa. Questa mattina, Palazzo Mangeruca è stato demolito mediante l’utilizzo di 400 chili di esplosivo, cancellando così un simbolo di potere mafioso in Calabria.

All’atto dell’abbattimento hanno presenziato il ministro per i rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, il presidente della Calabria Roberto Occhiuto e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi.

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha sottolineato l’importanza dell’operazione, dichiarando: “La Calabria distrugge ciò che la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, deturpando il nostro territorio. Lo Stato è più forte della criminalità organizzata”. Occhiuto ha enfatizzato il cambiamento in atto nella regione, affermando che oggi si dimostra che la Calabria combatte le mafie e l’abusivismo edilizio, affermando che le istituzioni sono più forti dei poteri criminali.

Il presidente si è impegnato ulteriormente a finanziare futuri abbattimenti, seguendo l’esempio di questo caso, al fine di riqualificare le aree dove la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, restituendo così quegli spazi ai cittadini nel modo più appropriato. La demolizione di Palazzo Mangeruca rappresenta un passo concreto nella riaffermazione dell’autorità dello Stato sulla criminalità organizzata, sottolineando la volontà della Calabria di liberarsi dai simboli del potere mafioso e di restituire il territorio alla legalità.