Due neonati salvati a Catanzaro da una rara malformazione intestinale

neonati salvati all'ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro
neonati salvati all'ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro

A Catanzaro due neonati con una rarissima malformazione intestinale “apple-peel” vengono salvati grazie a delicati interventi chirurgici eseguiti poche ore dopo la nascita

Due piccolissimi guerrieri hanno appena affrontato e superato una prova che avrebbe messo a dura prova chiunque: a pochi giorni dalla nascita, due neonati affetti da una rarissima malformazione intestinale, l’atresia digiunale di tipo IIIb, conosciuta anche come “apple-peel” per la particolare conformazione dell’intestino simile alla buccia di mela, sono stati salvati grazie a due delicati interventi chirurgici eseguiti all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.

I piccoli, operati a distanza di soli quattro giorni l’uno dall’altro e subito dopo la nascita, sono ora fuori pericolo e possono finalmente tornare nelle braccia delle loro famiglie. Un risultato che ha commosso non solo i genitori, ma anche tutto il personale medico e infermieristico coinvolto nelle cure.

«La paura più grande è ormai alle spalle. Il regalo più bello è poter tornare a casa con nostro figlio», racconta con la voce rotta dall’emozione la madre di uno dei bambini. «Trascorreremo i prossimi giorni circondati dall’affetto dei nostri cari, che non vedevano l’ora di conoscere il piccolo. La speranza non ci ha mai abbandonati, nonostante i rischi».

Il primo dei due neonati, nato prematuro alla 35ª settimana, presentava la forma più complessa della malformazione: un’interruzione anomala dell’intestino tenue accompagnata da una fragilità estrema dell’apparato digerente, incompatibile con la vita senza un intervento immediato. La diagnosi era stata fatta già nel secondo trimestre di gravidanza, quando la mamma, residente in provincia di Reggio Calabria, era stata indirizzata ai reparti specialistici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro.

Seguita con attenzione dall’equipe del reparto di Ostetricia e Ginecologia, la donna ha affrontato un parto cesareo d’urgenza all’ospedale di Locri, a causa del peggioramento delle condizioni cliniche. Da lì, è scattata immediatamente la rete ospedaliera, che ha coinvolto la Neonatologia e la Chirurgia Pediatrica dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio”. Il neonato è stato trasferito tempestivamente a Catanzaro, stabilizzato e operato il 13 maggio. Dopo un periodo di degenza in Terapia Intensiva Neonatale, il piccolo è stato dimesso in buone condizioni.

«L’intervento è stato correttivo e il bambino potrà condurre una vita pressoché normale», spiegano i medici.

Il dottor Giuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’AOU “Renato Dulbecco”, sottolinea l’importanza della diagnosi precoce: «È fondamentale identificare tempestivamente e gestire con competenza queste patologie complesse per garantire il miglior esito possibile».

«Oggi, queste due vite rappresentano una doppia storia a lieto fine – aggiunge Raiola – nate in condizioni difficili, ma grazie a una rete ospedaliera efficiente e all’impegno di medici e infermieri, possono guardare con speranza al futuro».

Un plauso anche al ruolo dell’anestesista, che durante le delicate operazioni garantisce sicurezza e comfort al piccolo paziente, come ricorda il dottor Raiola.

Anche la dottoressa Simona Carbone, Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, evidenzia l’importanza di una diagnosi tempestiva: «Riconoscere in anticipo queste malformazioni permette di programmare il parto in strutture attrezzate e con équipe specializzate, capaci di intervenire prontamente dalla nascita fino al post-operatorio».

Due piccoli guerrieri, due famiglie che ritrovano la speranza e una sanità che dimostra come organizzazione e competenza possano davvero fare la differenza.