Colpito il traffico internazionale di droga: 41 arresti e sequestro di beni per 50 milioni di euro

Guardia di Finanza droga
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La Guardia di Finanza e Homeland Security unite nella lotta al narcotraffico

La Guardia di Finanza ha eseguito 41 ordinanze di custodia cautelare in un’operazione congiunta contro un’associazione criminale dedita al traffico internazionale di droga. L’indagine, condotta per due anni, ha portato all’arresto di soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta reggina e crotonese, e al sequestro di beni per un valore stimato di oltre 50 milioni di euro.

Nel corso di un’operazione di vasta portata, più di 160 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, supportati dal Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (S.C.I.C.O.) e da altri reparti, hanno eseguito 41 ordinanze di custodia cautelare in diverse province italiane. Le misure, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bologna, hanno colpito membri di un’associazione a delinquere composta da italiani legati alla ‘ndrangheta reggina e crotonese, responsabile del traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana.

L’operazione è stata il culmine di un’indagine complessa condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Le indagini, che hanno coinvolto anche Procure della Repubblica di Firenze, Potenza e Trento, sono state condotte per quasi due anni dai specialisti del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna.

Uno degli elementi chiave dell’indagine è stata l’acquisizione delle chat criptate utilizzate sulla piattaforma Sky ECC. Grazie a questa acquisizione, resa possibile dalla disarticolazione di Sky ECC nel 2021 in un’operazione congiunta guidata da Europol, i finanzieri sono riusciti a ricostruire la struttura dell’associazione criminale e l’intera catena di approvvigionamento della droga. Il capo dell’associazione è stato individuato in un noto membro della ‘ndrina “Staccu” di San Luca (RC), latitante in Spagna dal 2018 e arrestato nel marzo 2021.

Durante il periodo di latitanza, il capo dell’associazione ha coordinato un’ampia rete di narcotraffico internazionale, capace di gestire carichi di stupefacente di centinaia di chilogrammi al mese. L’associazione ha intrattenuto affari con potenti cartelli sudamericani, tra cui il Primeiro Comando da Capital brasiliano e organizzazioni criminali colombiane, peruviane, messicane e boliviane, nonché con pericolosi latitanti italiani.

Il traffico di droga organizzato dall’associazione ha sfruttato i porti dell’Europa settentrionale, in particolare Anversa e Rotterdam, per il successivo smistamento e distribuzione in tutto il continente. Per la gestione del mercato italiano, il capo dell’associazione ha affidato compiti ai membri calabresi dell’organizzazione, residenti da anni nel Parmense e nel Reggiano. Questi soggetti, avvalendosi di basi logistiche dislocate in varie regioni, tra cui Calabria, Lazio e Lombardia, insieme a corrieri e imprese compiacenti, erano in grado di gestire con professionalità e destrezza il traffico illecito della cosca in tutto il territorio italiano.

Durante le indagini, sono stati effettuati anche tre arresti in flagranza di reato riguardanti cittadini italiani, e sono stati sequestrati 43 chilogrammi di cocaina, 44 chilogrammi di hashish, sostanze da taglio e attrezzature utilizzate per la preparazione della droga. Inoltre, sono stati confiscati poco meno di 140.000 euro in contanti, trovati in possesso di uno dei riciclatori cinesi, e 10.000 prodotti contraffatti, tra cui 3.200 articoli di abbigliamento di marchi famosi e diverse confezioni di farmaci per la disfunzione erettile, per un totale di 6.800 blister.

In conclusione, l’operazione antidroga condotta dalla Guardia di Finanza ha rappresentato un duro colpo per un’associazione criminale legata alla ‘ndrangheta. Grazie alla collaborazione internazionale e all’acquisizione di chat criptate, le forze dell’ordine sono riuscite a smantellare una rete di traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana, con collegamenti con potenti cartelli sudamericani.