Autoinganno: chi nega l’evidenza perché lo fa?

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L’autoinganno è una tattica psicologica messa in atto da persone che negano l’evidenza pur di non ammettere un errore o un tradimento

Tutti abbiamo avuto prima o poi la sfortuna di avere a che fare con persone che sarebbero disposte a negare tutto, anche l’evidenza, pur di non riconoscere i propri errori oppure nascondere le proprie malefatte.

Quasi sempre si tratta di persone vicine a noi: familiari, amici, colleghi di lavoro e partner. Con persone del genere, sia sul posto di lavoro che nella vita personale, le cose possono divenire difficili da gestire.

Autoinganno: in cosa consiste e perché si manifesta?

Il Dizionario di Psicologia di U. Galimberti (1999) sotto la voce autoinganno riporta: “Atteggiamento mentale di difesa attraverso cui l’individuo falsifica consapevolmente l’immagine che ha di sé per non perdere l’autostima o per non rinunciare al soddisfacimento di bisogni istintuali coscientemente rifiutati. Così facendo il soggetto riesce a raggirare la censura del super-io, offrendo a sé stesso false motivazioni che giustificano ai suoi occhi i propri comportamenti ed i propri pensieri

Per capire cos’è l’autoinganno si può pensare a una maschera che un individuo decide involontariamente di indossare per occultare i propri difetti, i propri fallimenti oppure i propri tradimenti.

Siamo di fronte alla situazione in cui esistono un ingannato ed un ingannatore che corrispondono allo stesso soggetto, il quale si guarda allo specchio e racconta a sé stesso in modo distorto, con l’obiettivo di raggiungere il nuovo stato desiderato.

Chi adotta la strategia dell’autoinganno non è in capace di gestire lo stress procurato dalla realtà e non è in grado di accettare la fatica necessaria a vivere e lavorare all’interno della società.

Chi utilizza l’autoinganno racconta a sé stesso bugie a cui finisce per credere al fine di preservare la poca autostima che gli rimane.

In genere chi si autoinganna inventa moltissime scuse non si rende conto di farlo.

Se non ha pulito la sua camera dirà che è troppo impegnato e non ha tempo di farlo, se non è stato in grado di lavare una pentola affermerà che il detersivo non era abbastanza efficace, se in ambito lavorativo presenta un progetto, e quel progetto viene rifiutato, è colpa del suo capo che ce l’ha con lui, se a scuola tutti prendono un buon voto tranne lui è solo un caso, non è di certo colpa sua che ha studiato poco e male.

Bugiardi patologici: perché mentono?

Per capire come comportarsi con le persone abituate a mentire  è necessario innanzitutto capire quali sono i congegni che scatenano la bugia e poi, in un secondo momento, capire quali sono i motivi personali per cui una persona agisce in una certa maniera.

Tirare fuori la verità a persone che negano l’evidenza è praticamente impossibile. Chi si trova ad avere a che fare con loro ha essenzialmente tre scelte: ignorarle, evitarle, aiutarle.

Bisogna tener presente però che per fornire un vero aiuto occorre una formazione adeguata e, in linea generale, è sempre meglio non tentare di farsi carico di problemi altrui perché si rischia di compromettere il nostro benessere psicologico.